Il mio Viaggio Magico nel Cuore del Peru: Alla Scoperta di Machu Picchu.

La data segnata sul calendario era l’8 novembre 2019. L’Havana, con i suoi tramonti incantevoli, ha salutato la mia partenza verso un’avventura senza precedenti: il Peru. Lima era la prima tappa, mi ha accolto con l’entusiasmo di un nuovo inizio, mentre l’aereo toccava terra. L’emozione di immergermi nella cultura locale è iniziata fin dal trasferimento dall’aeroporto al b&b, attraverso i mezzi di trasporto locali, che suggerisco di provare visto il prezzo altamente economico rispetto ai classici Taxy. Il bus mi ha condotto verso la mia meta, e l’arrivo al b&b è stato piuttosto rapido e semplice.

Il secondo giorno è stato una vera e propria immersione nel tessuto urbano di Lima. Per la necessità di connettersi con la città e con il resto del mondo ho pensato di fare una sosta in un centro commerciale vicino per ottenere una scheda telefonica locale, questo era un passaporto per il contatto con l’autenticità della vita quotidiana. Dopo un giretto nel quartiere, tra mercati e negozi ho organizzato il mio volo interno dell’indomani  con destinazione Cuzco. 

La sera mi è venuta voglia di esplorare la mondanità della città, e ho deciso di andare in un locale consigliato da una mia vecchia conoscenza, ho passato quindi un momento speciale al bar “La Cantina”, un luogo intriso di storia e ricco di prodotti autentici e originali dove ho avuto il privilegio di gustare dei buonissimi cocktail tra cui uno molto particolare il “Polaroid”, drink costruito all’interno di un bicchiere a forma di obbiettivo di una reflex e con foto ricordo annessa scattata al momento. Una vera chicca.

L’indomani, il 10 novembre, l’attesa del volo verso Cuzco, era un misto di eccitazione e aspettativa. Mentre l’aereo solcava i cieli, sapevo che stavo per atterrare in un altro angolo affascinante del Peru. L’emozione era palpabile nell’aria.

L’atterraggio all’aeroporto ha segnato l’inizio di un nuovo capitolo. Stavolta ho deciso di spostarmi con un Uber, in Perù sono molto usati e molto sicuri oltre che super economici, ho percorso le strade che mi hanno condotto verso il mio alloggio. La magia si è svelata appena sono giunto li, una dimora panoramica sopra Coricancha, che come un regalo incantevole, offriva una vista mozzafiato sull’intera città, rendendo ogni istante un’immersione nella bellezza. In questo b&b ho conosciuto il padrone di casa, Pablo, lui mi ha dato tantissime dritte su come muovermi nella città, su quali posti visitare e sui migliori ristoranti da provare.

Siamo al giorno 11 novembre, questo giorno è stato dedicato all’esplorazione di Cuzco. Le strade mi hanno guidato attraverso i negozi tipici, tesori che custodiscono l’artigianato locale e la storia del Peru. Ma la scoperta più preziosa è stata la visita al parchetto dei lama. Lì, ho avuto il privilegio di giocare e interagire con questi affascinanti animali, creando un legame unico con la natura e la cultura della regione. Questo piccolo parco si trova in centro è facile da raggiungere, in uno dei vicoletti che parte da Plaza de armas. 

Il giorno seguente è stato un’avventura nell’arte della scoperta e dei negozi tipici. Ho fatto vari acquisti tra cui maglioni in lana di alpaca e uno zainetto in pelle tessuto a trama tipica, una tappa imperdibile poi è senz’altro il mercato di san pedro, un posto magico dove prende vita a 360 gradi la cultura peruviana tra cibo e artigianato, ho gustato dei dolci ottimi e assaggiato la frutta più buona di tutta la mia vita. 

Il vero momento cruciale del mio viaggio a Cuzco però è stato sicuramente il baratto con le varie agenzie per un tour che mi portasse alla scoperta di Machu Picchu; qui in Perù infatti si deve abbandonare il “modus operandi europeo” ovvero ricercando in anticipo tutto online, e si deve intraprendere la strada della ricerca face to face. In Perù si può anzi si deve infatti tirare il prezzo su ogni cosa. 

Trovare l’agenzia e il tour perfetto è stato difficile ma entusiasmante. Alla fine ci sono riuscito! Dopo aver girato circa 5 agenzie, e barattato con chiunque ho acquistato un tour di 4 giorni a 150 dollari, con vitto e alloggio incluso nelle varie tappe del viaggio e con attività adrenaliniche, questo ha aggiunto un pizzico di eccitazione alla mia esperienza.

La serata si è conclusa regalandomi sapori indimenticabili. Sono andato a cena in un ristorante locale che mi ha deliziato con un filetto di lama su letto di quinoa e peperoni, accompagnato dalla birra locale Cusqueña. Un’esperienza culinaria che ha coniugato gusto e tradizione, regalandomi un ricordo gustoso di Cuzco.

Alla scoperta di Machu Picchu: Il viaggio epico

Il 13 novembre ha inizio finalmente il mio viaggio verso Machu Picchu. Prendendo il bus da Plaza de armas, ho avuto il piacere di conoscere i membri del mio gruppo d’avventura, compagni destinati a condividere questa straordinaria esperienza con me per i prossimi 4 giorni due coppie di ragazzi francesi, un italiano e un ragazzo giapponese, tutti super carismatici e simpatici. Il mezzo ci ha condotti a Huayopata, un distretto montuoso dove vi è una cima imponente che sfiora i 3000 metri d’altezza, punto di partenza per il sentiero inca che si snoda tra i villaggi di Amaybamba e Huyro, lungo la strada tra Ollantaytambo e Santa Teresa.

Le prime sfide e le emozioni senza freni

L’inizio del percorso ha regalato la prima emozionante attività: una discesa in mountain bike fino ai 1800 metri, tra panorami mozzafiato e una scarica di adrenalina che ha alimentato l’entusiasmo. Il proseguimento del viaggio ci ha portato a quota più bassa, pronti per la seconda sfida: il rafting nel fiume Urubamba. Il fascino di questo importantissimo fiume ci ha fatto arrivare alla prima tappa di sosta per la notte, il pittoresco paese di Santa Maria.

Qui, il calore dei locali e dei prodotti tipici ha reso la serata un vero e proprio abbraccio alla cultura. Dopo qualche birra con i compagni di viaggio e una cena a base di delizie locali, ho affondato nella pace del luogo, pronto ad accogliere le avventure che il nuovo giorno avrebbe portato.

Il viaggio era solo all’inizio, e ogni istante aveva già regalato emozioni uniche, anticipando l’incredibile capitolo successivo del mio viaggio verso l’antica meraviglia di Machu Picchu.

Il 14 novembre è iniziato con un risveglio ristoratore: una bella doccia calda e una colazione che ha racchiuso il gusto e l’amore dei padroni di casa. Delle crêpes dolci con frutta e cioccolato, accompagnate da un infuso a base di foglie di coca, bevanda molto utilizzata in Perù che contrasta i sintomi del “mal di montagna”, e offre l’energia necessaria per affrontare la giornata.

L’avventura della giornata si è svolta tra la natura selvaggia della selva amazzonica, un cammino lungo otto ore che ha svelato scenari mozzafiato. Camminando prima lungo il fiume e in seguito salendo su una montagna che arriva circa a una quota di 4100 metri, ho avuto il privilegio di immergermi nelle usanze tipiche della regione tra i vari villaggi indigeni dove ho potuto ammirare le piantagioni di coca e di maracuja e la preparazione del loro caffè locale partendo dalla tostatura per poi finire con la macinatura e l’infusione.

Qui i nativi mi hanno fatto immergere in tutto e per tutto nella loro vita quotidiana dipingendomi dei disegni sul volto con una tinta naturale ricavata da delle bacche, e fatto provare gli abiti tipici. Questa esperienza ha portato ad una profonda connessione con la terra e le sue antiche tradizioni.

La discesa dalla montagna mi ha condotto fino ad una valle più interna nella selva, dove ad accogliermi c’era un piccolo campeggio immerso nella flora amazzonica, tra alberi imponenti e pace autentica i suoni e profumi predominanti erano quelli della natura incontaminata.

Qui al campeggio di Pocamayo, l’accoglienza calorosa e un’ottima cena hanno preparato il terreno per una notte di riposo. Il calore umano e la bellezza dei luoghi hanno reso il campeggio un rifugio accogliente, pronto ad abbracciare la nostra stanchezza e a regalarci un sonno profondo e ristoratore.

La giornata, ricca di esperienze autentiche e di immersione nella natura selvaggia, ha aggiunto un capitolo inestimabile al mio viaggio verso la meravigliosa Machu Picchu.

Il 15 novembre è stato il giorno dell’epica avventura verso Aguascalientes, un susseguirsi di emozioni senza pari. Durante il tragitto, ho affrontato la terza attività adrenalinica: lo zipline. Un’esperienza straordinaria che mi ha portato a scendere in picchiata da un promontorio all’altro, attraversando tre livelli di ripidità. La sensazione di volare, superando il vuoto tra le montagne, è stata ed è tutt’ora indimenticabile.

L’avventura ha continuato con l’attraversamento di un ponte sospeso nel vuoto, l’unico passaggio possibile per continuare il percorso. E poi, la scalata di una montagna che ci ha condotto alla terza tappa di sosta, proprio ad Aguascalientes. Una salita faticosa ma ricca di paesaggi mozzafiato.

Arrivati nella cittadina, ho subito avvertito la vita pulsante, un mix di turismo e autenticità.

La serata è stata una celebrazione della cucina peruviana in un ristorante tipico, assaporando delizie locali. Rientrando poi all’alloggio, ho chiuso gli occhi sapendo che l’indomani sarebbe stato il gran finale, con la sveglia fissata all’alba per la destinazione finale. Il mio cuore era in fermento nell’attesa di ciò che avrebbe riservato il prossimo capitolo di questa straordinaria avventura.

Il climax emozionante: Il miracolo di Machu Picchu

Il 16 novembre è iniziato con la sveglia alle 4 del mattino per intraprendere la scalata della montagna che avrebbe condotto a Machu Picchu. Un percorso di circa 10 km da fare a piedi, un’opzione più economica e coinvolgente rispetto a quella di prendere il treno diretto, seguendo i binari, questo percorso mi ha immerso nella bellezza del cammino imperiale inca. Il panorama che si è aperto davanti a noi è stato straordinario e qui la guida ha reso omaggio al Dio Machu Picchu, protettore della montagna, attraverso un rituale tradizionale con le foglie di coca.

Dopo circa 2 ore e mezza di cammino tra ferrovie e scalate, siamo finalmente giunti alle celebri rovine inca. Nonostante la nebbia mattutina, la magia di Machu Picchu si è svelata pian piano. La città inca, avvolta da un’aura di mistero e grandezza, si è rivelata in tutta la sua magnificenza.

Ho trascorso circa 4 ore tra le rovine, ascoltando gli affascinanti racconti della guida e percorrendo sentieri che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia. Ogni passo ha narrato storie antiche, immergendomi nei sentieri più famosi al mondo.

ll tempo della visita stava giungendo al termine, e ora mi aspettava il viaggio di rientro all’alloggio, ultima notte di uno dei tour più memorabili della mia vita.

Dopo questa esperienza straordinaria, è stato tempo di lasciare la meraviglia di Machu Picchu e tornare ad Aguascalientes. La discesa è stata impegnativa, considerando il poco tempo a disposizione prima della partenza del bus per la città. Tornato ad Aguascalientes, ho deciso di immergermi nel piacere assoluto, qui sono molto famose le terme accessibili a tutti ad un prezzo modico, queste sono state un’oasi di relax. Tra le acque solfuree immerse nella natura incontaminata, ho goduto di un meritato riposo insieme ai miei compagni di avventura con cui ormai avevo stretto un rapporto di amicizia che tutt’oggi è ancora solido. 

La serata è proseguita con una cena in un ristorante tipico, condividendo gioie e racconti. La stanchezza si è fusa con la gratitudine per un’esperienza così straordinaria, pronti a riposare e a prepararsi per il ritorno a Cuzco il giorno successivo.

Il cuore era colmo di emozioni, il viaggio verso Machu Picchu aveva regalato un capitolo indelebile di avventure e meraviglie incontrate.

Il 17 novembre è stato il giorno del ritorno a Cuzco, un viaggio che ha richiesto circa 12 ore di autobus. Giunto a destinazione, esausto ma pieno di emozioni, mi sono diretto al mio nuovo B&B, situato nel centro vicino al mercato cittadino. Dopo essermi sistemato, ho raggiunto i miei nuovi amici di viaggio per una serata indimenticabile che è iniziata con una deliziosa cena in un ristorante di sushi nella Plaza de Armas, locale gestito da un amico del nostro compagno giapponese. Il sushi, oltre ad essere ottimo, era anche abbastanza economico, un piacere per il palato e per il portafoglio. Successivamente, ci siamo spostati in un bar nelle vicinanze, chiamato “La Repubblica del Pisco”.

Ed è qui che è avvenuta la celebrazione del mio compleanno, proprio alla mezzanotte del 17 novembre. “La Repubblica del Pisco” si è rivelato il luogo ideale per festeggiare, immerso in un’atmosfera vibrante e nel gusto prelibato del Pisco, un distillato tipico del Perù. Ho festeggiato il mio compleanno ascoltando musica coinvolgente e sorseggiando drink squisiti.

Questa serata è stata un mix di emozioni, gusti e festeggiamenti, un modo perfetto per concludere un viaggio così straordinario. E mentre brindavo ai nuovi ricordi e alle amicizie create lungo il percorso, il cuore era colmo di gratitudine per le esperienze vissute e i momenti condivisi con persone speciali.

E così si conclude un viaggio che ha segnato profondamente il cuore e l’anima. Il 18 novembre è stato il giorno del ritorno, un momento di commiato da luoghi incantevoli e avventure indimenticabili. Dopo aver lasciato Cuzco, sono tornato a Lima per poi ripartire la sera, diretto di nuovo verso l’Havana.

È stato un viaggio di scoperte, avventure, emozioni e incontro con culture e paesaggi straordinari. Le giornate trascorse esplorando le strade di Lima, la magia di Cuzco, l’incredibile viaggio verso Machu Picchu e le serate di festa e scoperta hanno plasmato un’esperienza unica e irripetibile.

Il ritorno a casa porta con sé un bagaglio ricco di ricordi, sensazioni e incontri che continueranno a vivere nel cuore e nella mente. Quest’avventura ha lasciato un’impronta indelebile, un viaggio che rimarrà per sempre parte di me, pronto a ispirare nuove avventure e a portare con sé la magia dei luoghi visitati.

E così, mentre si conclude questo straordinario viaggio in Perù, si aprono nuovi orizzonti, nuove storie da vivere e da raccontare. La bellezza dei luoghi e l’essenza delle esperienze vissute rimarranno un faro guida per le prossime avventure, pronte ad essere poi condivise con il mondo.


Una risposta a “Il mio Viaggio Magico nel Cuore del Peru: Alla Scoperta di Machu Picchu.”

  1. Avatar Francesca Zedda
    Francesca Zedda

    Bellissimo racconto ❤️

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